Descrizione
La prospettiva storico/musicale con cui Amedeo Furfaro si è occupato di opera lirica è stata sempre tipicamente interconnessa alla sua copiosa produzione saggistica.
Lavori come Storia della musica e dei musicisti in Calabria del 1987 e Storia del Rendano Un teatro di tradizione in Calabria (1989), ambedue editi da Periferia di Cosenza, hanno fatto da “trampolino” di lancio verso articoli e scritti vari sulle strutture teatrali (I teatri di Cosenza, CJC, 2007) e su compositori per il teatro musicale quali Vinci, Verdi, Cilea, Leoncavallo, Puccini e grandi interpreti, dal Farinelli alla Callas.
Sempre più con lo sguardo proteso al più vasto panorama dei movimenti artistico/musicali – romanticismo, futurismo, verismo, avanguardie – alle altre musiche (jazz, etnica, contemporanea), alle altre arti, in ispecie quelle visive, la letteratura, la librettistica.
Un’analisi, la sua, che ricongiunge punti che compongono il disegno di identitá territoriale a quello nazionale ed internazionale nello stesso tempo decifrandone aspetti socioantropologici oltre che storici.
In particolare in due recenti suoi volumi, Versus Artisti contro e La scena nel crimine in Pagliacci di Leoncavallo (CJC), questa sua attenzione storica verso la lirica si è fatta più acuta e criticamente estesa, così come in tanti articoli pubblicati in varie testate specialistiche e non.
Aria d’opera ne raccoglie una buona parte, unitamente ad alcuni contributi inediti, con lo scopo di fornire una visione più organica di tali “puntate” micro/macrostoriche, con il consueto approccio multidisciplinare che lega varie competenze, a partire da quella musicale, ad una scrittura forgiata in una trentina di libri a proprio nome.
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