Francesco Leonetti Il ritorno in Calabria di Silvana Palazzo

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Descrizione

A cento anni dalla nascita eccoci a riparlare di Francesco Leonetti, una delle voci più fertili del Novecento letterario italiano. Il grande pubblico ne associa correntemente l’immagine  a Pasolini, al ruolo da lui avuto come attore in film come Il Vangelo secondo Matteo od alla voce del corvo di
Uccellacci e Uccellini. Ma Leonetti è stato un intellettuale completo e complesso, la cui analisi è ora affidata agli studiosi di poesia narrativa e cinema per ritrarne la personalità nel modo il più possibile comprensivo delle varie sfaccettature.
In questo volume si dà conto del mio incontro col Poeta in Calabria, un vero e proprio ritorno alle radici nelle quali può anche rientrare il rapporto atavico con Cosenza, città natale, il Tirreno, e soprattutto quella Presila dei nostri parenti più stretti che ha rappresentato una storica fucina di
talenti poetici. Ma prima dell’incontro in loco c’era stato uno scambio epistolare che era valso a chi scrive la promessa della prefazione al libro di poesie Relazioni di Psiche. Di lì a poco mi sarebbe pervenuta la prefazione e così la mia raccolta di versi potè essere editata nel 2009 da Pasquale Falco per i tipi di Periferia, fregiandosi dello scritto di un così illustre prefatore che mi sembra opportuno riprendere: Il testo di Silvana Palazzo è costituito da circa un centinaio di poesie, riunite in gruppi o serie o singole poesie: l’Io, Natura, La luna e i rospi, Tramonto, Esistenza, Sabato di
città, Viaggio, Red Squirrel, The Ghost of Scotland, Sul treno per Edinburgh, L’occasione perduta.
Il testo presenta alcune caratteristiche inventive che sono singolari. Anzitutto, la prevalente brevità del verso, che di rado è endecasillabo oppure più esteso, spesso è quinario o settenario, ed è talora complessivo anche solo di due tre quattro versi ogni poesia. Esempio:
Un sogno
è un sogno
altrimenti
che realtà sarebbe?
Già qui si può notare l’ironia e la precisione, insieme.
L’altro elemento decisivo è la riunione di più tonalità: situazioni di ambienti, o di persone, con riferimenti e modi riflessivi, oppure ironici o memoriali. Occorre osservare giustamente che, dopo i grandi esempi storici in Italia, espressionisti e propri delle avanguardie, si presenta qui una compilazione nuova, insieme letteraria e – spesso – riflessiva o intellettualistica.
L’argomento dichiarato, che dà il titolo, è l’autore stesso (l’io), la natura, l’esistenza: sono molti gli esempi più riusciti, significativi della unione di letteratura e critica.

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