Descrizione
La poesia, anche la più ermetica, la più intimistica, la più esistenziale, la più individuale, sta nel sociale, vi si alimenta, se ne abbevera, ne rimane coinvolta. La poesia non può non vivere nell’ambiente e da questo ne rimane in qualche modo influenzata.
Quando però il contesto in cui è generata e si sviluppa viene sconvolto allora anche la poesia può interrogarsi del perché ciò avvenga, come lo fanno la sociologia, la politica, l’economia ma anche le scienze.
In un momento storico in cui si parla di disastri legati all’ecosistema le parole, così come i gesti, le prese di posizione, hanno un loro peso anche quando utilizzano la modalità del verso scritto. E possono diventare sassi nonostante la loro solo apparente leggerezza.
L’Autrice offre in visione uno spaccato del proprio animo rispetto ai mutamenti in corso invitando nel contempo ad osservare il mondo che ci circonda, al di là di quello trasformato a volte devastato dall’uomo.
L’Autrice, che ha a lungo operato nell’ambientalismo, guarda con occhi diversi e rinnovata attenzione al mondo animale e vegetale e a tutto ciò che ci è attorno dal più piccolo insetto fino ai grandi fenomeni atmosferici.
La poesia è tante cose ma è soprattutto filosofia perché aiuta a far riflettere gli uomini di buona volontà affinché si correggano nelle idee e nei comportamenti. La natura ha sfoderato con grinta le sue offese che si dimostrano superiori ai torti subiti.
Il tempo per recuperare sembra ormai scaduto ma la poesia non si ferma, è testarda ed insiste nell’osservazione di due pettirossi in cerca di cibo o di un fiore che stenta a morire.
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