Descrizione
Appare chiaro fin dai primi versi della raccolta che la vastità della cultura – diffusa ad ampio spettro e non solo in campo letterario – il mondo classico della mitologia, il nitore metrico rappresentano componenti fondamentali del suo bagaglio poetico. Bagaglio che la Baroni intride di ironia per dare ai testi un’impronta leggiadra, arguta, ironica, mai scontata e sempre capace di sorprendere.
La silloge si compone di due sezioni, distanti e quasi antitetiche, a mostrare facce diverse, la cui medaglia
comune è però solo la buona poesia, quella che Carla scrive in modo magistrale, secondo canoni rigorosi e perfetti, sublimati perlopiù nel principe dei versi, l’endecasillabo.
La prima sezione, La stagione dell’uva, scritta oltre vent’anni fa, dà il titolo anche a tutto il libro. La poetessa vi esprime un verseggiare luminoso, rotondo, musicalmente ineccepibile; poesie dove la pienezza della vita si manifesta in tutta la sua quotidiana realtà, raffigurata da una sequenza di quadretti che trovano dimora nei dintorni della sua Ferrara…..
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