Descrizione
La stesura di questo saggio, una ricerca storica sull’evoluzione del dialetto di Aprigliano dal Seicento a oggi, è figlia primogenita di un bisogno antico che, sopito, mai dimenticato, si è oggi riaffacciato imperioso alla finestra del mio presente.
Componente ostativa a questa mia precedente volontà di realizzare un simile progetto, è stata la piena consapevolezza della difficoltà di trattazione e, ancor più a dismisura, mi è sembrato malagevole dargli inizio, dopo la scelta di argomentarlo indietreggiando nel tempo fino al lontano Seicento.
Scrivere del dialetto è cosa assai difficile, giacché intriso di infinite sfaccettature e di innumerevoli diversità, a volte anche tra le stesse frazioni di un unico paese; un vero e proprio campo minato sul quale muoversi con fare oculato e rispettoso. Peculiarità, queste ultime, che hanno determinato un modo di procedere connotato sempre da un certo travaglio che, tuttavia, con l’intento di fare dono al mio paese di un qualcosa di utile, ho svolto con grande passione ed estrema gioia.
In conformità a quest’assunto, la seguente ricerca è da considerarsi come il tentativo di dare al lettore una linea guida, così da affrontare in maniera consapevole e facilitata un eventuale approfondimento dell’ostico tema.
La scelta, ancora, di caratterizzare il volume con l’attribuzione di un titolo “a larga banda”, che ben chiarisse l’essenza del suo contenuto, è stata marcata anch’essa da un lieve affanno iniziale, dominato poi da una crescente persuasione.
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