Descrizione
La storia locale è considerata, a torto, alla stregua di un’appendice trascurabile e minore, rispetto alla storia generale. Sono d’avviso contrario sia perché generalismi adagiati sui contesti locali possono facilmente creare travisamenti e imprecisioni, sia perché ogni accadimento, così come ogni documento storico, nasce necessariamente in un ambito locale, quand’anche esso debba – o soltanto riesca a – rivelarsi successivamente di più vasta portata. Il mondo accademico non aiuta a mutare atteggiamenti, tenuto conto dei favori accordati – per disparate cause – alle ricerche riguardanti assai specifici argomenti, assai specifiche aree geografiche o, peggio, ossequianti precise egide e cordate universitarie. Da ciò consegue la più o meno volontaria devoluzione delle tematiche locali a studiosi la cui sincera passione non è sempre equiparabile ai risultati ottenuti dai rispettivi contributi.
Esistono ovviamente delle lodevoli eccezioni a questo topos e, oltre ai dilettanti di genio e a campanilisti tanto faziosi quanto ripetitivi, si può pure osservare la sopravvivenza di una buona messe di saggi di qualche qualità. La vena di questo tipo di studi rischia però d’esaurirsi se non si apportano notizie nuove, cosa sempre più rara. Questo libro non soltanto vuol porre rimedio ad alcune disattenzioni compiute nei secoli più recenti da storici e critici: cerca di dimostrare che la ricerca locale non solo è ancora possibile, ma può dare ancora frutti inattesi e di non poco valore. Per far ciò bisogna scavare, impolverarsi le dita negli archivi pubblici e privati, dedicarsi dextro pede a quest’attività con pazienza, rigore e precisione.
Gli archivi, difatti, sono questo: un’immensa miniera di informazioni, dati e storie che aspettano solo d’essere portati alla luce.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.