OLTRE LA VESTE di Giuseppe Baffa

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Descrizione

Risultato di secoli di evoluzione, l’abito delle donne albanesi d’Italia si fa portavoce di una lenta e feconda capacità di interrelazione tra questo popolo e le culture con le quali esso ha interagito. Sebbene il vestiario tradizionale delle comunità arbëreshë mostri certe affinità nell’ambito della manifattura e nella scelta delle stoffe impiegate, non esiste un abito identico a un altro, differenziandosi ciascuno nei piccoli dettagli che lo rendono unico. Il costume nuziale, utilizzato nelle feste, nelle cerimonie e nelle celebrazioni più importanti, si compone di una ampia varietà di elementi e di una variegata tipologia di stoffe pregiate che vanno dal raso in seta alla seta pura, sino alla preziosissima lama d’oro (realizzata intessendo fili d’oro ai fili di seta). Non meno preziosi i ricami a fili d’oro e d’argento e i galloni realizzati in lamina d’oro su telaio Jacquard, che fanno da guarnimento alle vesti.

Piuttosto che a una dissertazione descrittiva sul costume tradizionale, il saggio si prefigge di indagare gli sviluppi occorsi all’abito nel tempo e che contribuirono all’attestarsi della sua foggia attuale. Per questa ragione, la parte più cospicua del lavoro è stata realizzata passando al vaglio fonti notarili ancora inedite e relative soprattutto ai notai del luogo: Stefano Pasquale Baffa, Giorgio Ferriolo e Giovanni Andrea Baffi; coprendo uno spazio di tempo di circa un secolo, dal 1762 al 1833. Né tuttavia sono stati esclusi dalla ricerca i notai dimoranti nei paesi limitrofi (riferendoci cioè, principalmente, a San Demetrio Corone e a Bisignano) e riuscendo così a ottenere nuove e importanti informazioni inerenti ai secoli XVIII e XVII.

La lettura dei capitoli matrimoniali ha contribuito a chiarire il rapporto tra la dote e la veste (già messo in luce da altri autori), offrendo preziosi riferimenti e descrizioni sulle vesti utilizzate nelle nozze così come pure in ambito quotidiano; una tipologia, questa del vestiario giornaliero, tanto meno studiata dalla storiografia quanto più difficile risulta seguirne gli sviluppi.

A conclusione del saggio, il capitolo sui rituali tradizionali collegati al giorno delle nozze: una sorta di appendice antropologica a completamento del lavoro.

Concludendo, è bene ricordare, ancora una volta, come il nostro costume, il costume degli albanesi d’Italia, sia il risultato di una lenta e feconda capacità da parte del suo popolo di integrarsi con le altre genti e con le altre culture, pur sempre mantenendo salda la propria identità. È solo in questo modo che un popolo, una cultura, una lingua, possono riuscire a sopravvivere cedendo e acquisendo quegli elementi che le servono per poter continuare il proprio percorso.

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