Descrizione
La Rivista si chiama «Smerilliana» per un motivo naturale: è stata ideata entro le mura di una sorta di ‘cittadella ideale’ della poesia, il borgo di Smerillo,
un ‘balcone’ medioevale affacciato sulla clarità dei Monti Sibillini (quelli che Leopardi amava definire “monti azzurri”); un borgo che, per una sapiente
e fortunata congiuntura di intenti, è stato detto come luogo permanente di incontro fra le civiltà poetiche.
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