Descrizione
La Società Italiana di Fitochimica (SIF, website: www.phytosif.it) nasce nel 1981 come libera associazione di ricercatori interessati allo studio dei vari aspetti del regno vegetale: la fitochimica, la fisiologia e biochimica vegetale, gli studi farmacognostico, farmacologico, tossicologico, tassonomico, salutistico, alimentare, cosmetico, industriale ed ecologico. Negli anni ha coltivato e maturato i rapporti con diverse Società scientifiche e Centri di studio italiani, europei ed extraeuropei condividendo e promuovendo la conoscenza e la ricerca scientifica in tutti i campi summenzionati del regno vegetale. Negli anni la Società ha organizzato Convegni Nazionali, una Scuola con cadenza annuale, numerose Giornate di studio su argomenti specifici e joint Meeting con le società internazionali GA (Society for Medicinal Plant and Natural Product Research), PSE (Phytochemical Society of Europe), ASP (American Society of Pharmacognosy), AFERP (Association Francophone pour l’Enseignement et la Recherche en Pharmacognosie). La società è membro effettivo dell’ESCOP (European Scientific Committee on Phytotherapy) con rappresentanti nel Board of Directors e nel comitato scientifico.
Quest’anno il nostro Congresso Nazionale è dedicato al Prof. Paolo Manitto, recentemente scomparso, che nel 1981 è stato cofondatore della Società Italiana di Fitochimica di cui è stato Presidente dal 1982 al 1988 e successivamente per il triennio 2001-03.
L’interesse scientifico del Prof. Manitto è stato soprattutto rivolto alla chimica bioorganica e delle sostanze naturali. Il suo libro sulla biosintesi dei prodotti naturali (“Biosynthesis of Natural Products”, Ellis Horwood, Chichester, 1981) ha rappresentato un testo di studio fondamentale per molti ricercatori e studenti. E’ stato membro corrispondente della Commissione IUPAC per la nomenclatura delle sostanze organiche naturali. Le sue ricerche hanno riguardato l’isolamento e la delucidazione strutturale di metaboliti secondari di origine vegetale (terpeni, alcaloidi, polichetidi di droghe catartiche quali l’aloe e la cascara, carotenoidi dallo zafferano, ecc.), la biosintesi dei fenilpropanoidi nelle piante superiori (Ocimum, Pimpinella e Artemisia spp.), le applicazioni sintetiche delle riduzioni stereoselettive ad opera di lievito di birra, l’interazione delle forme attivate dell’ossigeno molecolare (ossigeno singoletto e ione superossido) con molecole biologicamente attive quali i carotenoidi e le antracicline, il meccanismo delle reazioni enzimatiche coenzima B12-dipendenti. Più recentemente si era interessato alla sintesi e analisi conformazionale di peptidi biologicamente attivi e allo studio della chemorecezione del sapore “umami”.
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